Descrizione
di Massimo Tallone
La tradizione letteraria italiana è sempre stata poco incline alla pratica del saggio umoristico, specialità tutta inglese, come è noto. Perciò Massimo Tallone si è preso la briga di colmare il vuoto e rispondere a modo suo.“Fenomenologia del corridoio” inizia dal più ordinario degli scenari, quello di due persone in un corridoio, davanti a una porta. Ma poche righe dopo, Tallone parte subito all’attacco per aggredire le nostre più solide convinzioni, in una sequenza crescente di dialoghi tra il surreale e l’iperrealistico. A tutti, forse, è accaduto, di essere intimoriti da una porta o dal suo significato (quella del dentista?). Ma nessuno si è mai spinto a dire che le porte sono vessatorie, cariche di minaccia, trappole che catturano, che ci ingabbaiano. I personaggi di Tallone, invece, lo dicono e cercano di difendersi come possono. Restando nel corridoio, per esempio. Per proteggersi, per cercare conforto fra mura prive di definizione, trovando svago dentro sé e grazie alla conversazione sconclusionata (ma lo sarà davvero?) con pochi amici molto poco ordinari. Così, il corridoio diventa luogo sospeso di un tempo sospeso (qualche allusione alla primavera 2020?). Diventa golfo e approdo, luogo di vita e di attesa, spazio morbido e accogliente nel quale sostare più che si può. Poi, ognuno può leggere in questo spassosissimo ‘conte philosophique’ a rovescio tutto ciò che vuole, dalla grande metafora della vita interiore al gioco dell’assurdo e degli scambi di senso, dall’esplorazione delle mille anime nascoste negli oggetti quotidiani al gustoso gioco delle logiche rovesciate e dei luoghi comuni smontati. In ogni caso, si ride, e ciò non guasta mai.
pag. 100
€ 3,99
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