Descrizione
di Daniela Graglia
È nata nel 1969 in provincia di Torino e vive nel Canavese. È psicologa, psicoterapeuta familiare, psicodrammatista junghiana,
esperta in ipnosi Ericksoniana ed EMDR per la cura del trauma. Si occupa di terapia individuale, di coppia e di gruppo per bambini, adolescenti e adulti. Con Golem Edizioni ha pubblicato: I nodi dell’anima (2017), La cura dell’anima (2019),
La salvezza dell’anima (2020) che completa la Trilogia dell’anima e Pasticci di famiglia. Se pensi che sia difficile essere adolescente prova a essere sua madre (2022).


Luca per Marika.bookblogger
Siamo nel 2022 e, grazie ad un viaggio in Giordania, Mariarosa scopre il desiderio di ritrovare le sue due amiche dell’adolescenza: Gigliola e Lucetta. Sono trascorsi più o meno cinquant’anni dall’ultima volta un cui si sono viste, quando frequentavano un collegio di Ivrea.
L’incontro, in un elegante locale, non sarà però un evento isolato. Le tre donne, ormai settantenni e ciascuna in un momento di ripartenza, capiscono di non volersi più perdere. I loro appuntamenti diventano regolari, a distanza di circa un mese l’uno dall’altro. Ogni volta le protagoniste scelgono un’attività che stimoli la loro memoria, ad esempio quando si recano nell’ex struttura che ospitava il loro collegio, ormai in vendita. Ma è il viaggio in Camargue che suggellerà la loro amicizia. In quest’occasione, infatti, ognuna di loro confida alle altre un segreto del proprio passato o del proprio presente. Non posso aggiungere altro poiché potrei rischiare di fare spoiler indesiderati. Lascio a voi lettori la curiosità di conoscere queste tre storie di vita.
Quando è arrivata la proposta di recensire Tra ricordi e nuove strade ho subito chiesto di poterlo fare io, poiché essa mi ha particolarmente colpito. Adoro i romanzi italiani di qualsiasi colore siano, gialli, rosa, noir e così via. Posso dire con piacere che quest’opera ha rispettato le mie e aspettative. Tra i vari impegni sono riuscito a leggerla con alcune interruzioni. Questo non mi ha entusiasmato ma certamente non posso farne un difetto al testo. Tengo particolarmente a sottolinearlo, però, poiché accenno subito che è un libro che consiglio, dunque suggerisco di leggerlo quando si è certi di non essere interrotti. In effetti, l’intreccio non è lineare. Al contrario, Daniela Graglia ha scelto di alternare numerosi salti temporali ed è perciò facile passare da un capitolo all’altro tra vari mesi del 2022 e 2023, e gli anni collegiali tra il 1967 e il 1972. Questi ultimi passi, ambientati in tempi più risalenti, li ho trovati davvero delle piccole chicche e li ho apprezzati molto. Mi sono innamorato delle storie delle tre protagoniste e ho provato veramente tanta felicità nel sapere che dopo così tanti anni si siano incontrate nuovamente. Anche perché uno dei miei motti è proprio “ciò che è destinato a te troverà il modo di raggiungerti”, un po’ come l’amicizia ritrovata tra Gilly, Lucy e Rosemary, soprannomi scelti da ragazzine. Privo di particolari momenti di suspense, l’autrice ha saputo comunque scrivere un libro che si fa apprezzare per la tenerezza e la speranza che tra le pagine traspare: a settant’anni la vita non è per niente alla fine! Le descrizioni sono veramente suggestive ma in alcuni passi le avrei ridimensionate per non smorzare il ritmo, già di per sé lento (ma mai pesante). La lentezza di quest’ultimo si spiega, comunque, perché questa è una storia riflessiva. Sono rimasto affascinato dai vissuti delle tre signore: quando erano più giovani non erano anni facili per le donne (non lo è oggi, figuriamoci allora) e ho quindi apprezzato ancora maggiormente l’importanza della loro testimonianza, il valore dell’opera. Ancora oggi bisogna lottare affinché le ragazze e le donne abbiano pari diritti, finché questi non saranno finalmente assicurati. E speriamo ciò avvenga il più presto possibile.
Se cercate una storia di narrativa Italiana con tre ragazze che si ritrovano dopo cinquantanni, un racconto di speranza e rinascita, non dovete perdere per nessuna ragione al mondo Tra ricordi e nuove strade. Consigliato a tutti ma soprattutto alle ragazze per l’esempio di indipendenza e intraprendenza che Gilly, Lucy e Rosemary possono testimoniare.
Per me merita 4,5 stelle.