Descrizione
di Cristina Biolcati
è ferrarese, ma padovana d’adozione. Ha pubblicato con Delos Digital il romanzo Le congetture di Bonelli e undici racconti lunghi, tra cui Il suono delle sue ferite (Premio Garfagnana in Giallo 2022 sez. Nero Digitale), oltre al giallo storico In grazia di Dio (Todaro Editore, giugno 2023, nella collana I Gechi).
Nel novembre 2023 ha vinto il concorso GialloLuna NeroNotte e il suo racconto Doppia promessa è stato pubblicato su Il Giallo Mondadori/Classici nr. 1484.
Nel luglio 2024 ha vinto col racconto Tutta la mia solitudine il 55° Premio WMI, “Writers Magazine Italia, la rivista di riferimento per chi scrive”.
Ha partecipato a numerosi progetti di antologie collettive; ama la lettura e gli animali.
Nel marzo 2025 è uscito Le regole del gioco, nella collana NeroDonna di Golem Edizioni.
Recensione Amazon
Questo breve racconto, è un giallo irresistibile che mescola perfettamente suspense, colpi di scena e un’ironia sottile. La storia si svolge nel tranquillo paese di Mesola, nel suggestivo Castello Estense, dove Marco, scrittore di gialli, si trova coinvolto in un gioco misterioso. Chiamato a soccorrere la nipote Denise, Marco si ritrova immerso in una serie di eventi surreali e imprevisti, tra vecchie conoscenze e indagini improbabili. L’autrice riesce a bilanciare perfettamente momenti di tensione e di leggerezza, creando una trama che cattura il lettore dalla prima all’ultima pagina. Il mix tra giallo e commedia è davvero azzeccato; i dialoghi brillanti, i personaggi ben caratterizzati e le situazioni comiche non smorzano mai il ritmo della narrazione, anzi, lo arricchiscono di sfumature. Marco, è un protagonista interessante e profondo, capace di destreggiarsi tra situazioni assurde e momenti di pura riflessione. Una lettura perfetta per chi cerca un romanzo che sappia divertire e intrigare allo stesso tempo. Consiglio assolutamente!
Recensione Amazon
Cristina Biolcati confeziona un’ottimo racconto reso dinamico dai dialoghi brillanti, dai battibecchi divertenti e dalle considerazioni personali del protagonista che racconta di sè in prima persona.
Uno scrittore di gialli viene coinvolto, suo malgrado, in un gioco di ruolo con delitto che finirà per sgretolare quella barriera protettiva, fatta di solitudine e cinismo, che si è creato attorno e recuperare gli affetti più cari.
La vicenda si svolge a Mesola, un paesino della provincia ferrarese, dove vivevano i nonni del protagonista, dove i ricordi d’infanzia riemergono a ogni passo, dalla pesca nel Po alle visite al castello.
Cristina conosce bene quei luoghi e li sa evocare in maniera nitida e precisa, dandogli colore con qualche termine dialettale, facendoli diventare non solo scenario della sua storia, ma anche un po’ nostri.
Una scrittura dal ritmo serrato che fa correre il lettore verso l’ultima pagina. Veramente consigliato.
Luca per Marika.bookblogger
Marco, uno scrittore quarantenne che ha appena finito di scrivere un libro, sta già assaggiando l’idea di trascorrere un pomeriggio in piscina con una sua amica. Ma come ogni giallo che si rispetti arriva una telefonata. Adua, sua sorella, gli chiede di recarsi a Mesola, ove trascorrevano le vacanze da piccoli, per tenere d’occhio Denise, nipote di Marco. La giovanissima ragazza parteciperà ad un particolare gioco organizzato, in qualità di collaboratrice: al termine del gioco si chiederà a lei e a delle coetanee di valutare le sensazioni provate e offrire suggerimenti in vista del deposito del brevetto del gioco. A Mesola, Marco incontra i luoghi della sua infanzia e Giorgio, vecchio amico divenuto ora maresciallo dei carabinieri. In quel paesino avvengono però cose strane e inspiegabili. È una fortuna che il nostro protagonista riesca ad intrufolarsi alle prove del gioco. Buio. Un urlo, un morto giù dalle scale… Non posso dire altro su questo racconto breve: la mia introduzione e la sinossi dovrebbero già avervi convinti a leggerlo e non posso permettermi spoiler.
“Le regole del gioco” è il secondo racconto della neonata raccolta NeroDonna, interamente dedicata a scrittrici di gialli. Avendo letto il primo solo pochi giorni fa, non stavo più nella pelle di leggere il secondo. Scritto da Cristina Biolcati, ho trovato questa storia molto coinvolgente e particolare. L’intreccio è lineare e semplice, ma l’aspetto che più mi ha colpito è stato quello che pur essendo un giallo, durante la lettura non mi è sembrato di stare leggendo un libro tipico di questo genere, bensì quello di una splendida commedia. Trovo che questa peculiarità abbia reso questo testo del tutto unico.
Privo di colpi di scena eclatanti e carico delle valutazioni interiori del protagonista concernenti gli eventi che si susseguono, regala un finale totalmente inaspettato. Il personaggio di Marco penso sia meritevole di un libro intero tutto dedicato alle sue indagini da detective quasi per caso. È stato adorabile il rapporto che si è creato con sua nipote.
Consiglio questo racconto perché vale assolutamente la pena impiegare un’oretta per leggerlo. Dovrebbero scoprirlo soprattutto gli amanti del genere; ne rimarranno piacevolmente sorpresi data la diversità dal classico giallo. Provare per credere!
Per me sono 5 stelle.