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Habana Babilonia

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Il prezzo originale era: 22,90€.Il prezzo attuale è: 21,75€.

L’opera (Premio “Rodolfo Walsh” del 2007 per il miglior saggio al mondo in lingua spagnola) procede incrociando testimonianze di prostitute, protettori e altri componenti di questo grottesco tessuto umano, raccontandone le storie con una felice sintesi di oggettività giornalistica e intensità narrativa. Offre inoltre un’ampia riflessione storico-sociale sul fenomeno, a partire dalle prime prostitute giunte a Cuba con Cristoforo Colombo. Per la sua forza investigativa nel denunciare il grave problema della prostituzione e la corruzione ruotante attorno a esso, il libro è stato censurato da Fidel Castro, evento che ne ha accresciuto lo scandalo e fatto dell’autore uno scrittore di culto.

Sku: 9788892912328 Categories: Libro, Novità, Uomo Tags: , , ,

Descrizione

di Amir Valle
Scrittore e giornalista, vive a Berlino e lavora come analista politico e presentatore televisivo presso l’Agenzia di stampa “Deutsche Welle”. È stato riconosciuto internazionalmente grazie ad Habana Babilonia e al successo della sua serie di romanzi noir El descenso a los infiernos (“La discesa agli inferi”), sulla vita contemporanea a Centro Habana. Due sono disponibili in italiano: Le porte della notte (Ilion, 2018) e Il santuario delle ombre (Golem, 2023). Anche il romanzo Non lasciar mai che ti vedano piangere (Ilion, 2018) è tradotto in italiano. La sua produzione narrativa è stata elogiata da scrittori come Günter Grass, Gabriel García Márquez, Manuel Vázquez Montalbán, Herta Müller e Mario Vargas Llos.

Traduzione di Giovanni Agnoloni

2 reviews for Habana Babilonia

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    Considerato il più grande bestseller underground della letteratura cubana di fine Novecento, “Habana Babilonia” è un approccio saggistico e giornalistico crudo e senza filtri sulla prostituzione a Cuba degli anni Novanta e del periodo successivo, ricco di testimonianze dirette. Per ricostruire questo fenomeno poco conosciuto, che è esploso a Cuba dopo il crollo dell’Urss e la fine degli stretti rapporti commerciali con Mosca, Amir Valle ha realizzato centinaia di interviste a jineteras, papponi, venditori di prodotti al mercato nero, proprietari di bordelli, tassisti, promotori di spettacoli di travestiti, poliziotti e funzionari corrotti, lavoratori del turismo e altre figure della vita quotidiana e del potere politico. Nota di colore: a Cuba la parola “jinetera” non vuol dire esattamente prostituta, bensì “cavallerizza” e si dice che le ragazze siano state chiamate così perché si lanciavano sui turisti stranieri come la cavalleria “mambì”, cioè creola, ai tempi della guerra coloniale contro la dominazione spagnola.
    Inoltre quasi sempre la “jinetera” non è una vera professionista del sesso: molte di loro svolgevano altre attività (studentesse, impiegate, operaie, casalinghe, persino madri) e usavano il proprio corpo per “arrotondare” nel tempo libero e aiutare la famiglia a uscire dalla spaventosa crisi economica del cosiddetto “periodo especial”, cioè i cinque-sei anni successivi al crollo dell’Urss e alla fine dei rapporti commerciali con le nazioni del Patto di Varsavia. Una fase storica nella quale Cuba era davvero priva di risorse e scarseggiava anche il cibo. Nel corso degli anni, poi, il fenomeno si è via via professionalizzato e oggi assomiglia sempre più alla realtà sociale di molti Paesi poveri del mondo a fronte della presenza di ricchi turisti occidentali.

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    È stato prima censurato da Fidel Castro, poi è diventato un successo internazionale. Ora Habana Babilonia, libro di Amir Valle che racconta il mondo della prostituzione a Cuba, arriva in Italia, grazie alla casa editrice torinese Golem, ed è nelle librerie.
    L’opera era uscita per la prima volta nel 2006 con il titolo di Jineteras, poi è diventa un bestseller grazie alle copie pirata. Amir Valle, giornalista che da anni vive in Germania e lavora per l’emittente Deutsche Welle, ha intervistato prostitute (le «jineteras»), protettori, poliziotti corrotti, fotografi e tassisti che procurano clienti.
    Il libro ha già avuto otto edizioni in spagnolo ed è nei programmi di studi di alcune università fra Stati Uniti, Europa e America Latina. «L’argomento ha scosso le mie convinzioni — racconta Amir Valle — perché ero fra i milioni di ingenui convinti dalla propaganda secondo cui la Rivoluzione cubana aveva liberato Cuba dall’essere “Il bordello delle Americhe”.

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